Tom of Finland - Cops & Robbers

Stop, in the name of love!
La passione di Tom per guardie e ladri

L’interesse di Tom per poliziotti e criminali – e per la tensione sessuale tra i due – si è manifestato nell’ultima fase della sua carriera. “Non sono mai stato in prigione” raccontò nel 1985 a una classe di studenti del California Institute of the Arts, “ma da quel che so si tratta di un mondo chiuso dove ci suono ruoli definiti e le persone si comportano diversamente rispetto a quando sono a piede libero. È una cosa che mi affascina, un tema a cui non smetto di fare ritorno”. E con questo intendeva che non smetteva di fantasticarci, perché solo i soggetti che lo eccitavano sessualmente sfociavano nella sua arte.
Le sue uniformi preferite erano quelle dei poliziotti motociclisti della California: attillate, color tortora, con stivali alti e guanti di morbida pelle nera. A queste aggiunse ovviamente le proprie varianti, un incrocio di abbigliamento civile e militare, e inventò per i suoi poliziotti una serie di maschiacci cattivi da portare sulla buona strada, anche se, dopo la cattura, la lotta tra il bene e il male poteva prendere anche due strade opposte. Tom voleva rappresentare i ruoli maschili come paritari, e i suoi poliziotti potevano finire tanto trafitti da falli criminali quanto essere indotti a somministrare coiti correttivi. Sebbene da alcuni criticato per quella che poteva sembrare un’esaltazione del potere, Tom non mancava di ricordare che i mondi che creava erano di pura fantasia, mondi in cui tutto era possibile, e consensuale – anche in carcere.
The Little Book of Tom of Finland: Cops & Robbers esplora l’attrazione di Tom per il tema della giustizia e della criminalità attraverso una combinazione di fumetti e singoli disegni e dipinti, il tutto in un compatto volume di 192 pagine alla portata di tutti. Fotogrammi e poster d’epoca, scatti personali di Tom, schizzi e le foto che lui stesso usava come fonte d’ispirazione fanno di questo libro molto più di una semplice raccolta di fumetti.

L’artista:
Touko Laaksonen, il ragazzo che divenne noto come Tom of Finland (1920–1991), iniziò a disegnare vignette all’età di cinque anni. I suoi soggetti preferiti erano rudi uomini virili della sua terra, la Finlandia, in quanto Touko comprese in giovane età che gli uomini gli interessavano più delle donne. Perfezionò il suo talento con gli studi d’arte a Helsinki e trovò il successo nell’industria della pubblicità finlandese ma continuò a creare in segreto i suoi disegni sempre più spiccatamente erotici di uomini ultravirili. Nel 1957 sottopose alcuni di questi disegni alla rivista americana Physique Pictorial e così nacque il leggendario “Tom of Finland”. Alla fine degli anni ’60 i disegni “sconci” di Tom erano lo standard della gay art e gli uomini di Tom, Tom’s Men, il modello di una nuova virilità omosessuale. L’arte di Tom continua a giocare un ruolo importante nel promuovere la sicurezza di sé, un’immagine di sé positiva e l’apertura nella comunità gay.