Viaggio nel sistema penale dell'antico Giappone
Quando si parla di Irezumi viene in mente il tatuaggio giapponese decorativo, ma "Irezumi" è la parola che si usa per il tatuaggio coercitivo, quello fatto ai criminali e ben documentato nel periodo Tokugawa. Essere condannato all’Irezumi comportava l’emarginazione dalla società con possibilità quasi nulle di poter tornare a far parte della stessa, era una fedina penale sulla pelle, che spesso si cercava di cancellare o di coprire con i bellissimi Horimono, nella speranza di poter nascondere il passato.
Ma questa era solo una delle pene del complesso sistema attuato dallo shogunato Tokugawa ed in questo volume l’Irezumi verrà raccontato all’interno di questo sistema, che per oltre 200 anni è stato in vigore in Giappone. Un sistema che fa della paura della punizione uno dei suoi cavalli di battaglia, ma capace anche di atti di benevolenza verso il popolo. Per questa ricerca, si sono recuperati e raccolti in una tavola ciascuno, divise per luogo di esecuzione, 50 dei 60 Irezumi che si ricordano come tatuati nel vecchio Giappone.
Costanza Brogi vive nel Valdarno, tra Arezzo e Firenze. La passione per il Giappone e la sua cultura, abbinata a quella dei tatuaggi, l’ha portata a interessarsi molto all’Horimono, il tatuaggio giapponese tradizionale, in tutte le sue forme. Ha cominciato così a disegnarne i soggetti e studiarne la storia, integrandola con quella del suo paese natio. Ha pubblicato Il Fiore nell’Ombra. Percorsi attraverso il tatuaggio tradizionale giapponese (Phasar 2016) e I maestri del Meiji. Gli Horishi dal periodo Edo ai primi anni dello Shõwa